A causa della carenza di chip Nintendo produrrà il 20% di console Switch in meno nel corso dell'anno fiscale. Secondo quanto diffuso dal giapponese Nikkei, Nintendo aveva pianificato in origine una produzione di 30 milioni di unità entro fine marzo del prossimo anno, ma in realtà si fermerà a 24 milioni.

Il dato è persino più basso rispetto ai 25,5 milioni indicati agli investitori a maggio e, secondo i ben informati, le vendite si sarebbero contratte del 37% a settembre rispetto all'anno precedente. Un anno però anomalo, dove i lockdown a causa della pandemia avevano spinto fortemente le vendite dei vari modelli di Switch.

Fresca del nuovo modello con schermo OLED (e del calo di prezzo del modello base), l'azienda puntava a incrementare la produzione, ma ha fatto male i conti: la carenza di componenti non lo permette. "Stiamo valutando l'impatto sulla nostra produzione", ha detto un portavoce di Nintendo riconoscendo lo shortage che sta interessando ogni segmento tecnologico.

In passato anche il presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, aveva affermato che l'azienda non era in grado di coprire la domanda. Alla fine di giugno Nintendo aveva venduto un totale di 89,04 milioni di console Switch nel mondo, mettendo nel mirino la console casalinga più venduta della grande N, la Wii con 101,63 milioni di unità.

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