Xbox Series X|S, così come PS5 e molti altri prodotti tecnologici, si stanno rivelando ancora molto difficili da trovare sul mercato e questa scarsità di pezzi disponibili proseguirà anche nel 2022, ha affermato Phil Spencer in un'intervista a The Wrap di recente.

All'interno del medesimo evento in cui abbiamo assistito anche al particolare siparietto in cui il CEO di Take-Two, Strauss Zelnick, potrebbe aver svelato per sbaglio che gli abbonati a Xbox Game Pass hanno raggiunto i 30 milioni, c'è stato spazio anche per delle considerazioni sulle difficoltà attuali nella costruzione delle console da parte di Phil Spencer.

"Penso possa essere forse riduttivo parlare solo di un problema riguardante i chip", ha spiegato Spencer, "quando si tratta di ottenere le parti per costruire una console oggi e poi riuscire a inviarla sul mercato, si parla di un processo che coinvolge una serie di punti critici. Credo che, purtroppo, il problema resterà con noi ancora per diversi mesi", ha riferito il capo della divisione Xbox.

Secondo Spencer, il problema della scarsità di componenti e dunque di disponibilità di console sul mercato continuerà "sicuramente fino alla fine di quest'anno e anche durante il prossimo anno", ha affermato, non senza dispiacere, ovviamente.

Xbox Series X e Series S, le nuove console Microsoft continueranno ad essere difficili da trovare

"La gente ha dimostrato di volere questa nuova generazione di console, sono delle belle macchine, sia per quanto riguarda le nostre che quelle degli altri produttori, cercano le nuove funzionalità. Stiamo lavorando duramente per portarle sul mercato ma sarà una sfida che dovremo continuare ad affrontare ancora per un po'".

Spencer parla dunque in generale della produzione di console, coinvolgendo dunque anche la concorrenza nel discorso e dunque Sony con PS5, anche questa sempre decisamente difficile da trovare a disposizione ma anche le GPU per PC. D'altra parte, di recente Intel aveva riferito che le scorte di PS5, Xbox Series X|S e GPU potrebbero essere scarse per tutto il 2023, addirittura, ma speriamo si tratti di una previsione pessimistica.

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