"La nona generazione iniziata è" direbbe il Maestro Yoda. Ebbene, dopo l'infinito turbinio di voci, indiscrezioni, specifiche più o meno definitive, annunci, smentite e la solita trafila che anticipa il debutto di una nuova generazione di console, Xbox Series X e PlayStation 5 sono tra noi, o perlomeno tra le mani della stampa specializzata. Un punto su cui non conviene sorvolare tanto superficialmente, viste le difficoltà che i produttori stanno incontrando a sfornare i nuovi sistemi in massa, con la crisi sanitaria che va a complicare tutto.

La nuova generazione di console parte da due presupposti: maggiore potenza di calcolo con la possibilità di giocare, anche su console, a refresh rate elevati, risoluzioni fino a 8K in upscaling e con effetti visivi di ultima generazione come Ray Tracing. Il secondo presupposto è l'SSD, che velocizzerà in maniera sensibile i caricamenti e rimuoverà alcuni ostacoli storici per gli sviluppatori, che saranno completamente liberi di strutturare i loro mondi di gioco senza dover badare alle restrizioni legate al collo di bottiglia generato dai dischi meccanici.

Partiamo da un punto, la recensione di Xbox Series X, con questo tipo di tempistiche, non può essere esaustiva: non è tanto per il fatto che abbiamo la console in redazione da solo due settimane, ma è un discorso più di visione e di prospettiva. Valutare se una console sta presentando le specifiche e detiene le prerogative per riscuotere successo è pressoché impossibile in così poco tempo, perché "vincere" una "console race" dipende da moltissimi fattori, non tutti, o forse pochi o pochissimi, controllabili dai produttori di console. Si farebbe meglio a dire che è una sfida, una scommessa che si lancia cercando di indovinare quali saranno i gusti in fatto di intrattenimento degli attuali e futuri giocatori (considerando che PS4 e Xbox One sono in commercio ormai da 7 anni).

Possiamo subito fare qualche valutazione su consumi energetici, temperature, efficienza di funzionamento, caratteristiche epidermiche, interfaccia utente, rumorosità, tempistiche di caricamento, ma poi la qualità dei prossimi giochi in esclusiva e non, la capacità di aggiornare i sistemi con i nuovi firmware, le funzionalità future e le offerte per i clienti saranno, come al solito, gli elementi che faranno la differenza.

Nonostante PlayStation abbia a mani basse vinto la precedente generazione, i due rivali (Nintendo, per evidenti motivi, gioca su un campo a parte) si marcano strettissimo. L'abbiamo visto nella guerra di embarghi che hanno innescato al momento dell'unboxing e lo vediamo su moltissimi altri fronti, a partire dalle specifiche tecniche. Xbox Series X e PlayStation 5 si basano entrambe su architettura Zen 2 per la CPU e RDNA 2 con supporto in hardware al Ray Tracing per quanto riguarda la GPU. Questo ovviamente comporta un sacco di vantaggi, e potrebbe considerarsi indispensabile dal punto di vista degli sviluppatori, che non sono così costretti a un faticoso lavoro di conversione al passaggio da una console all'altra.

Xbox Series X presenta una GPU a 52 Compute Unit, ovvero una densità architetturale sensibilmente superiore rispetto a PlayStation 5, che si ferma a 36 Compute Unit. Quindi, in termini di potenza di calcolo massima teorica siamo a 12 TFLOPS contro 10,28 TFLOPS. Microsoft ha pensato a un sistema a frequenze fisse, con la CPU (praticamente identica tra le due console, 8 core) che gira a 3,8 GHz e la GPU impostata a 1825 MHz, contro le frequenze variabili di PS5, ovvero fino a 3,5 GHz per la CPU e fino a 2,23 GHz.

Difficilissimo, se non impossibile, dire chi fra i due produttori ha indovinato la strada corretta. Perché dipende da come vengono realizzati i giochi e fino a quale profondità riescono a sfruttare l'hardware su cui girano. Si può dire che un gioco ben ottimizzato per l'hardware di Xbox Series X ha il potenziale per girare meglio rispetto alla corrispondente versione di PS5. È ciò che accade attualmente con Xbox One X e PS4 Pro: diversi giochi presentano un frame rate più stabile e risoluzioni leggermente maggiori su One X rispetto a PS4 Pro. Ma nei prossimi mesi questo confronto andrà fatto gioco per gioco.

Specifiche tecniche

Ecco le specifiche tecniche complete delle due nuove console Xbox.

Xbox Series X CPU CPU Zen 2 personalizzata a 8 core a 3,6 GHz (3,4 GHz con SMT) GPU GPU RDNA 2 personalizzata 12 TFLOPS, 52 CU a 1,825 GHz Dimensione SOC 360,45 mm Elaborazione 7 nm Enhanced Memoria GDDR6 da 16 GB con bus da 320 bit di larghezza Larghezza di banda della memoria 10 GB a 560 GB/s (memoria accessibile dai giochi), 6 GB a 336 GB/s Memoria interna SSD NVME personalizzato da 1 TB Velocità effettiva di I/O 2,4 GB/s (Raw), 4,8 GB/s (compressi, con blocco di decompressione hardware personalizzato) Spazio di archiviazione espandibile Il supporto per la scheda di espansione Seagate da 1 TB per Xbox Series X|S corrisponde perfettamente alla memoria interna (in vendita separatamente). Supporto per HDD esterno con USB 3.1 (in vendita separatamente). Target prestazioni 4K a 60 fps, con supporto fino a 120 fps High Dynamic Range HDR fino a 8K Unità ottica Blu-ray UHD 4K Caratteristiche HDMI 2.1 Modalità a bassa latenza automatica. Frequenza di aggiornamento variabile HDMI. AMD FreeSync. Funzionalità audio Dolby Digital 5.1, DTS 5.1, Dolby TrueHD con Atmos, L-PCM fino a 7.1 HDMI 1 porta HDMI 2.1 USB 3 porte USB 3.1 di prima generazione Wireless 802.11ac dual band Ethernet 802.3 10/100/1000 Accessori radio Radio wireless Xbox a doppia banda dedicata Formato 15,1 x 15,1 x 30,1 cm Peso 4,4 kg

Xbox Series S CPU CPU Zen 2 personalizzata a 8 core a 3,6 GHz (3,4 GHz con SMT) GPU 4 TFLOPS, 20 CU a 1,565 GHz Dimensione SOC 197,05 mm2 Memoria GDDR6 da 10 GB con bus da 128 bit di larghezza Larghezza di banda della memoria 8 GB a 224 GB/s (memoria accessibile dai giochi), 2 GB a 56 GB/s Memoria interna SSD NVME personalizzato da 512 GB Velocità effettiva di I/O 2,4 GB/s (Raw), 4,8 GB/s (compressi, con blocco di decompressione hardware personalizzato) Spazio di archiviazione espandibile Il supporto per la scheda di espansione Seagate da 1 TB per Xbox Series X|S corrisponde perfettamente alla memoria interna (in vendita separatamente). Supporto per HDD esterno con USB 3.1 (in vendita separatamente) Target prestazioni 1440p a 60 fps, con supporto fino a 120 fps. Supporta anche il 4K nativo se lo sviluppatore sceglie di eseguire il rendering a 4K. Contiene inoltre hardware avanzato scalare se è collegato a una TV 4K Caratteristiche HDMI 2.1 Modalità a bassa latenza automatica. Frequenza di aggiornamento variabile HDMI. AMD FreeSync Funzionalità audio L-PCM fino a 7.1, Dolby Digital 5.1, DTS 5.1, Dolby TrueHD con Atmos HDMI 1 porta HDMI 2.1 USB 3 porte USB 3.1 di prima generazione Wireless 802.11ac dual band Ethernet 802.3 10/100/1000 Accessori radio Radio wireless Xbox a doppia banda dedicata Formato 6,5 × 15,1 × 27,5 cm Peso 1,92 kg

Test

Queste valutazioni vanno fatte anche alla luce dei sistemi di raffreddamento e dell'efficienza energetica dei due sistemi. Le console, ancora più dei tradizionali sistemi PC desktop, non devono surriscaldarsi e non devono incorrere in inefficienze sul piano energetico, in modo da poter essere usate dal pubblico più ampio possibile. Dopo i nostri primi test, dobbiamo dire che funzionano bene entrambe e che danno una sensazione di efficientamento e di stabilità maggiore rispetto ai precedenti lanci di console. Xbox Series X presenta una voluminosa ventola nella parte superiore, ed emette l'aria calda attraverso una griglia, verso l'alto.

In altri termini, se stai giocando un Gears 5 e metti la mano sopra la console, allora potrai percepire un flusso di aria calda. Forse disturbante, sicuramente inconsueto se è vero che siamo abituati a sistemi che emettono l'aria dalla parte posteriore. Detto questo, sulla base dei test che abbiamo avuto modo di fare finora, Xbox Series X si surriscalda meno rispetto a Xbox One X, è sensibilmente meno rumorosa ed è più efficiente sul piano del consumo energetico. Subito sopra la ventola abbiamo una struttura traforata dove, per ogni foro, c'è una parte in verde riflettente che restituisce un gradevole effetto estetico, ricordando peraltro il verde tipico del mondo Xbox. Per quanto riguarda l'alimentazione, Xbox Series X viene fornita con un alimentatore da 315 W e, come accade per tutte le Xbox da Xbox One S, l'alimentatore sarà interno. I regolatori erogano fino a 100 W per pollice quadrato, con un picco di carica di 190 A.

Il test sulle temperature è stato realizzato con la termocamera FLIR One, già usata qui nella redazione di Hardware Upgrade per altri lavori, ad esempio per le prove termiche dei computer portatili. Abbiamo registrato una temperatura di quasi 48° C nella parte superiore della console, che è quella che, per ovvi motivi, si surriscalda maggiormente. Anche dopo ore di gioco, tuttavia, Xbox Series X non si surriscalda in maniera eccessiva, e si mantiene sempre molto silenziosa.

Ci ha sorpreso come con il gioco in esecuzione non ci sia un incremento del rumore considerevole rispetto alla console in idle. Abbiamo provato anche a far andare Gears 5 per diverse ore e rumori e temperature aumentano di poco: la console si conferma pertanto veramente molto efficiente in entrambi gli aspetti. Il dato di poco più di 30 dB equivale a dire che è quasi completamente silenziosa. Naturalmente, a patto di posizionarla in un ambiente areato e con la parte superiore completamente libera da ostacoli.

Piuttosto, è il lettore ottico, quando impegnato nella lettura di un disco, a generare le condizioni di maggior rumore. Si tratta, peraltro, di una lettura molto più silenziosa rispetto a quella del lettore di PS4 Pro, che rappresenta uno dei punti dolenti della console di precedente generazione di Sony. Xbox Series X, inoltre, è la console più efficiente in termini di consumo energetico.

Abbiamo eseguito il test sui consumi in idle e con tre diversi giochi, Halo 5: Guardians, DooM Eternal e Gears 5. Xbox Series X si mantiene sempre saldamente sotto i 200 Watt di consumo energetico e, al di là del caso di Gears 5, mostra performance sempre superiori alla console di precedente generazione. Un dato senz'altro molto interessante, che conferma l'ottima qualità realizzativa dell'alimentatore di Xbox Series X.

Visto il debutto dell'SSD su console, è molto interessante come migliorano i tempi di caricamento dei giochi. Non è tanto quanto serve alla console ad avviarsi a meravigliare, ma come vengono tagliati i tempi di caricamento dei giochi, come mostra il nostro grafico. I test sono stati realizzati in condizioni normali e non i presenza della funzionalità Quick Resume, che vedremo meglio più avanti.

L'importanza dell'SSD non si esaurisce nei tempi di caricamento perché, come accennato prima, cambia l'approccio stesso degli sviluppatori ai giochi, e inciderà sulla conformazione dei mondi di gioco dei titoli del futuro. Approfondiremo questo punto più avanti.

Xbox Series X dà inoltre la sensazione di essere un sistema molto compatto dal punto di vista della componentistica interna, perseguendo un approccio già avviato con Xbox One X. Un'ottima ingegnerizzazione, quindi, che ha consentito di contenere le dimensioni e di dare alla console un aspetto estetico minimalista, in linea con la tendenza del momento in fatto di arredamenti. In altri termini, se i designer di Microsoft Xbox si sono rifatti al modo di pensare di un interior designer quando hanno pensato al design della nuova console, sembra che quelli di Sony si siano più basati sui gusti dei giocatori e del pubblico più giovane.

Il nuovo gamepad di Xbox Series X

Il gamepad di Xbox Series X non è certo un'evoluzione rispetto ai gamepad Xbox di precedente generazione. Quando lo hai in mano dà subito la sensazione di grande agilità, con una presa molto stabile grazie anche all'incremento della superficie zigrinata. Questo tipo di motivo è infatti più accentuato e ora riguarda anche la parte superiore del gamepad, a cominciare dai grilletti. Microsoft ha rivisto anche i pulsanti, visto che adesso restituiscono un consistente feedback sonoro, oltre che tattile, alla pressione, il che fornisce maggiori garanzie circa l'avvenuta pressione. Anche la croce direzionale è stata sensibilmente migliorata, e adesso è molto più precisa, con interessanti risvolti anche per quanto riguarda la digitazione dei testi.

Sui due grilletti superiori, inoltre, è stato applicato un effetto di vibrazione che riproduce un tipo di feedback differente a seconda di ciò che succede nel gioco. Questi grilletti presentano un funzionamento diverso rispetto ai grilletti del pad di Xbox One: al loro interno, infatti, si trova un motore ERM (Eccentric Rotating Mass), ovvero un sistema simile a quello già integrato nell’impugnatura del controller. Questi motori di vibrazione si attivano in punti specifici e a differenti livelli di intensità attraverso un'oscillazione meccanica che ruota intorno a un punto di equilibrio. Si tratta di una tecnologia diversa rispetto a quelle basate su onde sonore (alla base, tra le altre, dei Linear Resonant Actuator dei Joy-Con di Nintendo Switch), che sulla carta garantiscono vibrazioni più articolate e diversi livelli di intensità.

Molto importante è la compatibilità con una moltitudine di dispositivi, Xbox a parte. Il nuovo controller, infatti, funziona sia con Xbox Series X che con Xbox One tramite il classico protocollo proprietario Xbox Wireless Radio. Allo stesso tempo è compatibile con PC, Android e iOS tramite il protocollo Bluetooth Low Energy (BTLE). Rispetto al passato, cambia il tipo di porta sul controller, adesso di tipo USB-C dove fino alla passata generazione era di tipo mini-USB. La console, d'altronde, non ha sulla scocca alcun ingresso USB-C (a differenza di PlayStation 5).

Inoltre, il nuovo controller si avvale di una maggiore frequenza di comunicazioni con il sistema, al fine di ridurre la latenza. Rientra nel concetto che Microsoft con la nuova console sta identificando con il nome di Dynamic Latency Input (DLI), ovvero una serie di miglioramenti a livello di sistema che include una tecnologia specifica nella console e che riguarda anche la connessione HDMI al televisore/monitor.

Nella parte inferiore della periferica troviamo il pulsante per la condivisione. Con una singola pressione realizzeremo uno screenshot, mentre con la doppia pressione a schermo si aprirà la sezione delle acquisizioni e condivisioni dove potremo configurare il tipo di acquisizione. In tutti i casi, però, si tratta di clip con forte compressione, fondamentalmente utilizzabili per scopi editoriali come i nostri (abbiamo dovuto procedere alle acquisizioni con box esterno con i contenuti sulle nuove console che vedete sul sito in questi giorni).

SSD

Con Xbox Series X debutta nel mondo console l'SSD come punto di riferimento per lo storage. Questo comporta vantaggi molto importanti non solo in termini di tempistiche di caricamento dei giochi, ma anche e soprattutto di gameplay. Gli sviluppatori avranno maggiore libertà progettuale per i mondi di gioco e potranno gestire mondi aperti di grandi dimensioni e popolarli di oggetti poligonali molto diversi tra di loro.

Allo stesso tempo, abbiamo specifiche inferiori rispetto a PlayStation 5. Sony ha battuto molto su questo punto in fase di reclamizzazione della sua nuova console: dove PS5 è inferiore in termini di GPU, recupera rispetto a Xbox Series X grazie alla tecnologia alla base dell'SSD. Se in casa Microsoft le prestazioni in termini di Throughput I/O dichiarate sono le seguenti, 2,4 GB/s (grezzi) 4,8 GB/s (compressi), Sony dichiara 5,5 GB/s (grezzi), 8-9 GB/s tipici (compressi). Anche da questo punto di vista è estremamente difficile verificare subito quali sono le reali ripercussioni delle specifiche teoriche, perché bisognerà attendere il lavoro degli sviluppatori dal punto di vista dell'ottimizzazione dei loro giochi sulla base dei nuovi hardware.

Microsoft ha inserito un nuovo chip di I/O personalizzato che si trova nel SoC della nuova console e un sistema di decompressione che è stato progettato per consegnare i dati in maniera precisa e puntuale. Con le nuove API DirectStorage e la nuova decompressione hardware, Microsoft è in grado di migliorare ulteriormente le prestazioni di I/O e ridurre l'overhead della CPU, entrambi elementi essenziali per velocizzare i caricamenti. Guardando al futuro, il Sampler Feedback per lo Streaming (SFS) di Xbox Series X è un punto di svolta per il lo streaming dei mondi di gioco e i loro livelli di dettaglio visivo.

SFS potrà essere ulteriormente sfruttato per incrementare il livello di dettaglio delle texture caricando sulla memoria solo i contenuti strettamente necessari. Di fatto, gran parte della latenza di un disco rigido è data dal fatto che impiega una testina meccanica che si muove sulla superficie del disco (piatto) alla ricerca dei dati che servono: un meccanismo che richiede più tempo per la ricerca che per l'effettiva lettura. Pertanto, gli stessi dati vengono spesso duplicati centinaia di volte semplicemente per facilitarne la ricerca.

Un punto in cui Microsoft sembra più debole rispetto a Sony è il sistema di espansione dello storage a disposizione. Nella parte posteriore della console si trova uno slot per la Scheda di espansione da 1 TB a marchio Seagate, a prezzi non propriamente abbordabili. Sony, invece, ha pensato a un più versatile slot SSD NVMe interno alla console, al quale è possibile connettere un tradizionale SSD NVMe, facilmente reperibile sul mercato.

Microsoft torna in vantaggio se si guardano le dimensioni dell'unità principale inserita nella console. Se nel caso di PS5 è di 825 GB, di cui poco più di 650 GB a disposizione dell'utente, Xbox Series X offre una unità da 1 TB che, al netto dell'installazione del sistema operativo della console, offre circa 900 GB liberamente gestibili dai giocatori.

HDMI 2.1 e 120 Hz

Un discorso a parte va fatto per quanto riguarda la connessione HDMI 2.1. Se fino a Xbox One X avevamo due porte HDMI (un ingresso e un'uscita) adesso abbiamo solo una porta, ma di tipo HDMI 2.1, ovvero in grado di fornire una larghezza di banda sufficiente per gestire flussi di immagini fino a 4K e a 120 Hz. È proprio quest'ultimo aspetto che ci interessa maggiormente, visto che adesso, anche su console si può godere di refresh rate molto alti, con conseguente riduzione delle latenze.

Chi gioca su console è abituato a latenze ben maggiori ai 100 millesimi di secondo, con svantaggi soprattutto dal punto di vista dell'integrità dell'esperienza di gioco multiplayer competitiva. Adesso, fin dal lancio, Xbox Series X permette di giocare Gears 5, nella modalità multiplayer Versus, con latenze che si aggirano sui 30/40 millesimi di secondo. Attenzione, però, perché per godere dei 120 Hz bisogna disporre del monitor/TV adatto, considerando che tradizionalmente in ambito PC si gestiscono i refresh rate alti tramite DIsplayPort e non HDMI. Può capitare dunque che il proprio monitor a 144 o 240 Hz abbia la connessione HDMI 1.4, insufficiente per le nuove console (a livello di bandwidth per giocare in 1080p serve una connessione almeno HDMI 1.4b).

Una volta stabilita correttamente la connessione, la dashboard di Xbox Series X rileverà immediatamente la possibilità di attivare i 120 Hz e chiederà se si intende passare al refresh rate alto. Dalle opzioni di visualizzazione e TV in qualsiasi momento l'utente può scegliere la risoluzione e la frequenza di aggiornamento proprio sulla base delle specifiche del monitor/TV connesso. C'è anche una schermata di diagnosi, in cui Xbox Series X evidenzia con grande chiarezza cosa il televisore supporta e cosa no: per esempio, con il monitor 360 Hz redazionale comunica che "La configurazione della tua TV supporta fino 1080p nativi a 120 FPS".

A questi si aggiunge lo strumento per calibrare il televisore: passo dopo passo, proprio in ottica console e quindi in modo tale che che sia abbordabile per tutti, spiega come eseguire una calibrazione precisa per qualsiasi tipo di televisore. Uno strumento simile consente di calibrare l'HDR per i giochi. Xbox Series X e Xbox Series S sono in grado di sfruttare un'innovativa tecnica di ricostruzione HDR per migliorare i giochi SDR esistenti senza lavoro da parte degli sviluppatori e nessun impatto su CPU, GPU o risorse di memoria disponibili.

Xbox Series X, come la precedente generazione, è in grado di leggere i dischi Blu Ray 4K Ultra HD.

Xbox App

Con Xbox Series X debutta la nuova Xbox App (disponibile anche per Xbox One). Questa va associata alla console e permette da remoto di gestirne i contenuti, quindi di avviare un download, di gestire le liste amici, di chattare con questi ultimi, cercare nuovi contenuti e acquistarli, gestire le acquisizioni realizzate sulla console e condividerle, e molto altro ancora. Come capita per un dispositivo come Oculus Quest 2, anche le Xbox sono in questo modo gestibili tramite lo smartphone.

Xbox Game Pass

Una componente fondamentale dell'offerta Microsoft per questa generazione è Xbox Game Pass, al punto da essere stato integrato direttamente nella dashboard della console. Xbox Game Pass Ultimate include tutti i vantaggi di Xbox Live Gold e oltre 100 giochi qualità per console, PC e dispositivi mobile Android, il tutto a un prezzo mensile contenuto.

I membri Xbox Game Pass Ultimate possono inoltre accedere all’abbonamento EA Play senza costi aggiuntivi. L'abbonamento EA Play include più di 60 tra i migliori giochi per PC e console di Electronic Arts, come ad esempio FIFA 20, Star Wars Battlefront II, Titanfall 2 e Need for Speed Heat. Include inoltre alcuni titoli tra i più famosi franchise di EA, come Battlefield, Mass Effect, Skate e Sims, accesso alle versioni di prova dei giochi e sconti sugli acquisti digitali EA.

Per quanto riguarda la retrocompatibilità, Microsoft ha fatto un grande lavoro, mettendo a disposizione quasi tutti i giochi del passato Xbox anche sulle nuove Series X e Series S. Ci potranno essere dei problemi solo con certi giochi costruiti intorno alla logica di Kinect, ma per il resto si va quasi sempre lisci come l'olio. Mentre nel caso di PS5 ci possono essere degli intoppi in più, probabilmente per i grandi cambiamenti architetturali soprattutto legati al funzionamento dell'unità si storage.

Smart Delivery e Quick Resume

Sono due delle caratteristiche di Xbox Series X più reclamizzate da Microsoft. Molto interessante è Smart Delivery, la tecnologia di Xbox Series X che permette di giocare la versione migliore dei giochi in base alla console in vostro possesso. Tutti i giochi Xbox Game Studios che sono ottimizzati per Xbox Series X, incluso Halo Infinite, supporteranno Smart Delivery. Ciò significa che se acquistate la versione Xbox One di un titolo supportato, Microsoft lo identificherà e vi servirà su Xbox Series X la versione ottimizzata per la nuova console, senza ulteriori spese, quando disponibile. Smart Delivery è implementabile da tutti gli sviluppatori Xbox.

Ormai da qualche anno la strategia di Microsoft prevede una decentralizzazione rispetto all'hardware, in modo da permettere ai giocatori di scegliere su quale dispositivo giocare, pur rimanendo nell'ecosistema Xbox. Questo è iniziato con Xbox Play Anywhere e raggiunge uno stadio successivo con Smart Delivery. In futuro l'approccio risulterà ulteriormente ampliato quando la tecnologia di cloud gaming Project xCloud sarà sufficientemente rifinita.

La tecnologia Quick Resume, invece, permetterà di riprendere la partita da dove l'avete interrotta. Quick Resume permette di riprendere diversi giochi premendo un tasto, passando istantaneamente all'azione, da dove si era interrotto (anche a distanza di settimane), "per più giochi allo stesso tempo". Deve essere supportata specificamente dai giochi, quindi potrebbe non funzionare con il 100% dei titoli.

Pensate di star giocando a un gioco e di spegnere successivamente la console. Alla riapertura, se deciderete di tornare a giocare con quello specifico gioco, basterà cliccare sull'icona corrispondente e il gioco verrà immediatamente ripristinato, come può capitare in ambiente Windows con un'applicazione rimasta in esecuzione e subito disponibile tramite la barra delle applicazioni.

Conclusioni

In definitiva, com'è Xbox Series X? Rappresenta sicuramente un'evoluzione nell'hardware molto importante rispetto alla precedente generazione, da un certo punto di vista storica in considerazione del fatto che Zen 2 e RDNA 2 sono tecnologie di recente introduzione anche nel mondo PC. La configurazione della GPU le conferisce maggiore potenza di calcolo rispetto a PlayStation 5 che, unitamente all'SSD, permetterà agli sviluppatori di rilasciare delle esperienze di gioco che per molti versi non hanno precedenti nel mondo console.

Xbox Series X dà la sensazione di essere ingegnerizzata in maniera accurata e molto precisa, e offre prestazioni interessanti sia dal punto di vista della silenziosità che delle temperature. Inoltre, è la console più efficiente in assoluto in termini di consumo energetico. Naturalmente, come accennavamo, sono dati insufficienti per poter dare un giudizio completo, perché le performance sul mercato dipenderanno da altri fattori, dal supporto futuro e da come cambierà l'industria dei videogiochi e dell'intrattenimento. Da questi punti di vista, nonostante i recenti sforzi, Microsoft potrebbe ancora pagare un gap rispetto a Sony PlayStation, in termini di giochi e di esclusive.

Xbox Series X è poi minimalista, non solo nell'aspetto ma anche nelle funzionalità. Microsoft dà la sensazione di aver voluto mettere a punto qualcosa di "pulito", senza strafare. Mette a disposizione un hardware molto competitivo, per il prezzo al quale viene concesso, ma lasciando dei dubbi sul livello di innovazione del progetto Series X. Microsoft dà la sensazione di aver curato molto il miglioramento dell'hardware, ma la rivale si è concentrata sull'offrire ai giocatori un'esperienza diversa rispetto alla passata generazione, in termini di controller, interfaccia utente e altri elementi in modo tale da trasmettere l'idea che cambia qualcosa nel modo di giocare, al di là della potenza messa a disposizione dei giocatori. Chiudiamo con uno schema di Pro e Contro in confronto a PS5.

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