La crisi dei semiconduttori colpisce anche Nintendo, che si ritrova costretta ad abbassare le sue stime di produzione di Nintendo Switch per l'anno fiscale in corso. A segnalarlo è il noto analista Daniel Ahmad, che in un post su Twitter ha tradotto un report di Nikkei riguardo la situazione della console ibrida.

Sembra infatti che la compagnia produrrà un totale di 24 milioni di piattaforme, cifre ritenute inferiori del 20% rispetto alle stime effettuate all'inizio dell'anno fiscale. Le stime al ribasso sono una conseguenza della mancanza di semiconduttori che finora sembrava non aver avuto particolare impatto sulla produzione della casa di Kyoto, influendo al contrario in maniera più netta sulle scorte di PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Una doccia fredda che arriva dopo il successo di Nintendo Switch OLED, partito molto bene in diversi territori quali il Giappone ed il Regno Unito.

Ahmad non approfondisce ulteriormente i piani di Nintendo per affrontare queste difficoltà, ma con grande probabilità si proseguirà nella realizzazione di nuove unità ad oltranza con i materiali a disposizione. Sebbene molte aziende ritengano che si proseguirà con tale situazione almeno per tutto il 2022, alcuni esperti la crisi dei semiconduttori potrebbe andare avanti indefinitamente, con impatti negativi prolungati non solo per il mondo del gaming su console, ma anche su PC e smartphone. E adesso anche Nintendo dovrà confrontarsi con le sfide dovute alla carenza di chip.

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